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Si consiglia di leggere gli articoli precedenti, da “La Chiamata” in poi”

 

Vita Sacramentale e spiritualità

 Chi vive un’esperienza di conversione, indipendentemente dalle circostanze in cui questa avviene, prima o poi si chiede: cosa devo fare? Di fronte si troverà un bivio caratterizzato dai due poli del Cristianesimo. Questi due poli, sia nella Chiesa Cattolica che in quella Ortodossa risultano sostanzialmente integrati. Da una parte la vita sacramentale rappresentata soprattutto dalla Confessione e dalla Eucarestia. Dall’altra il Vangelo inteso come stile di vita. Un termine adatto per esprimere questa via è anche “Spiritualità”.  La spiritualità, intesa come impegno nella vita, volto a far vivere in noi la Grazia dello Spirito Santo. Come viverlo e come far sì che porti i suoi frutti. Pur integrati, questi due poli possono caratterizzarsi per una accentuazione in un senso oppure nell’altro. La vita monastica offre una vita che, pur solidamente impiantata nei sacramenti, pone un forte accento sulla spiritualità. Essa infatti è centrata sulla rinuncia a sé stessi, sulla ascesi, sulla liturgia ed in generale sulla vita nello Spirito. Questo approccio è poi sostenuto da un’abbondante letteratura, scritta da monaci per i monaci. Ai laici viene invece proposto soprattutto il polo sacramentale. Si tratta di partecipare alla liturgia la domenica, di confessarsi e di comunicarsi. I più volenterosi possono dare una mano in parrocchia, con varie modalità. Molti si trovano a loro agio con questa proposta. Essi diventano protagonisti di un buon impegno nel volontariato, e nei vari servizi parrocchiali. Altri sentono che questa proposta manca, per loro, di qualcosa.  Pur aiutando il parroco in molti modi queste persone continuano a chiedersi cosa devono fare. Questi credenti  molte volte non trovano una risposta. La prima difficoltà per loro sta nel NON ESSERE DEL TUTTO COSCIENTI DELL’ESISTENZA DI QUESTI DUE POLI. Se ne parla infatti molto poco. Non vi è consapevolezza che un cristianesimo, polarizzato esclusivamente sui sacramenti e sulla liturgia domenicale, può essere viziato da un certo sacramentalismo, o peggio da un certo legalismo. Senza aver chiara la distinzione tra polo sacramentale e polo della Spiritualità, non si riesce a comprendere come orientare le proprie scelte. Soprattutto il laico può così essere spinto verso uno dei due estremi:

  • L’eccessiva fiducia nei soli sacramenti, cioè nel cosiddetto sacramentalismo, cosa che conduce, talvolta, a non capire o addirittura a disprezzare la vocazione monastica
  • Il rifiuto dei sacramenti con polarizzazione eccessiva sulla preghiera comunitaria, come in certi gruppi “Pentecostali”, di stampo protestante.

Bisognerebbe vivere i sacramenti come “Talenti” (Matteo 25,14-30) che ci vengono dati, per essere moltiplicati nella vita quotidiana. Moltiplicati con la preghiera e con uno stile di vita ispirato alla Spiritualità insegnata nel Vangelo. Questo ci sembra l’approccio più equilibrato: un approccio integrato. Esso tuttavia presuppone una forte passione PER VIVERE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI LA SAPIENZA INSEGNATA DA GESÙ. Ripetiamo che non tutti i credenti sono portati a questo  tipo di ricerca. Alcuni si sentono a loro agio nella vita parrocchiale, e risultano una indubbia ricchezza. Altri, pur collaborando in parrocchia, continuano a sentirsi insoddisfatti.

 

La risposta al bisogno di Spiritualità dei laici

Quello che stiamo scrivendo in realtà è una banalità. La sete di spiritualità di molti laici non è certo una novità. Essa segna tutta la storia del Cristianesimo. Sia in Occidente, come testimoniato da libri come “I laici nel Medioevo” di André Vauchez (Edizioni Il Saggiatore), sia in Oriente, come testimoniato per esempio, da libri come quello a cura di Adalberto Piovano “Monachesimo nel Mondo” (Edizioni San Paolo”). Quindi stiamo parlando di storia, ed infatti questo Blog prevede una sezione di approfondimenti storici, dedicata appunto a questi precedenti. E cosa ci insegna la storia? Cosa facevano questi laici? Si dedicavano alla preghiera, cercavano di dare un senso al loro lavoro, praticavano opere di misericordia, erano assidui ai sacramenti, talvolta vivevano in comunità. Erano sposati oppure no. Ma avevano in comune una cosa: un grande amore per Dio, per Cristo, per la Trinità. Erano infiammati da questo amore. Certo, esiste un modo speciale di vivere questo amore, che è quello di pronunciare i voti di povertà, castità ed obbedienza in una comunità religiosa di celibi. Ma la storia della Chiesa ci consegna anche queste esperienze. Uomini e donne, sposati o no, nel mondo. Attivi nella società. In cerca, come i monaci, di santità. Questo l’obbiettivo. Questo il fine di tutte le più varie esperienze. La santità. La sete di santità. Quello che assumiamo in questo Blog è che tutto ciò è valido ancora oggi.

 

Laici con vocazione religiosa per fare cosa?

 Si potrebbero proporre tante cose: apostolato, preghiera, opere di misericordia, etc. Ne potrebbe risultare un arido elenco della spesa. No. Le cose autentiche. Quelle vere, si sintetizzano in poche righe. Nulla infatti di ciò che si fa è in grado di caratterizzare il laico che cerca il Signore. Egli fa una sola cosa:

è innamorato perso di Dio. Vive questo amore in un intenso rapporto personale con il Signore, che assolutamente non può mancare nella sua vita. Anzi la caratterizza profondamente come caratterizza il suo apostolato. Preghiera, tanta preghiera e sacramenti. Poi tutto si può fare.

 

Conclusioni

Dunque, i laici con una autentica vocazione religiosa, sono donne e uomini che mettono al centro della loro fede il rapporto personale con Dio. Sono persone che amano la preghiera e che cercano di diffonderla. Sono persone che amano parlarne e che tendono a favorire in altri la nascita di una fede autentica, basata sul rapporto con il Signore.

Questo Blog tenta di cercare il confronto con tutti quei laici che si riconoscono in una vocazione religiosa. L’interazione attraverso e-mail, da eventualmente pubblicare nei commenti scelti, rappresenta la volontà di creare una rete di scambi. Il progetto è quello di far crescere sempre di più una Spiritualità per i Laici di oggi.

 

 

Per un approfondimento del tema vedi  tutti gli articoli della sezione:

I FONDAMENTI TEOLOGICI