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Si rende davvero necessario aiutare i lettori non ortodossi di questo blog, ad incontrare in modo corretto la Chiesa Ortodossa. Infatti è con sconcerto che vediamo diffuse presentazioni fatte da parte di Cattolici, che evidenziano della tradizione di questa Chiesa soltanto la “Preghiera di Gesù”, i Racconti di un Pellegrino Russo, la Filocalia e l’Esicasmo. Si arriva persino a parlare di Yoga del Cristiano. Tutto ciò è del tutto fuorviante. E’ vero che la preghiera ha un posto d’onore nella Tradizione Ortodossa, ma il modo migliore per avere con essa un primo approccio non è la lettura della Filocalia. No.

La Liturgia nella Chiesa Ortodossa

Il biglietto da visita della Chiesa Ortodossa è la sua Santa Liturgia. Si può quasi dire che la Liturgia costituisca per l’Ortodossia, un “Primo Annuncio”. Le liturgie Eucaristiche più importanti sono quelle di San Giovanni Crisostomo e quella di San Basilio. Due grandi Padri della Chiesa indivisa dei primi secoli.  Due perle di inestimabile valore della Tradizione Cristiana con la T maiuscola. Assistere ad una di queste due liturgie (più frequente è quella del Crisostomo), costituisce una esperienza particolare. Essa non è detto che si riveli immediatamente la prima volta. Per chi è abituato ad una messa breve in Italiano, potrebbe essere necessaria una certa abituazione. Tuttavia si è quasi sempre ripagati.  San Giovanni Crisostome e San Basilio erano due Santi e come tali ispirati dallo Spirito Santo. Ed è appunto la presenza dello Spirito la caratteristica fondamentale della Liturgia Ortodossa. Questa presenza fa si che 15 secoli di storia svaniscano d’incanto. Quello che colpisce prima di tutto è l’uscita dal tempo e dallo spazio. A qualcuno sembra di essere nella Cattedrale di Santa Sofia o in un’altra Chiesa dell’Epoca Antica. Altri fanno una esperienza diversa, avvertendo la presenza misteriosa di tutta la Chiesa, compreso quella Trionfante, con Angeli e Santi. Molti non esperimentano tutto ciò, ma avvertono un profondo senso di Sacralità.

 

La centralità del cuore

Quasi tutti si sentono toccati nel Cuore. Quest’ultimo è forse l’aspetto più importante. La Chiesa Ortodossa, attraverso la sua Liturgia secolare, non si presenta con qualcosa che possa richiamare una speculazione intellettuale. Essa prima di tutto parla al cuore dell’uomo.  E per cuore non intendiamo un facile sentimentalismo, ma il coinvolgimento della “Punta dello Spirito”, che ha sede appunto nel Cuore. E’ la Pace e la Gioia dello Spirito Santo, sentiti nel profondo del nostro essere. A questo concorre in modo decisivo il Canto. La Musica non è mai strumentale (o non dovrebbe mai essere strumentale), ma è affidata alla voce. La voce è l’unico strumento musicale che ha il potere di arrivare al cuore. La musica può all’inizio creare qualche difficoltà, almeno ad alcuni, per l’abitudine alle melodie contemporanee. Ma non passa molto tempo che essa si rivela per quello che è: qualcosa che apre il cuore alla azione dello Spirito. Si avverte quindi la profonda differenza con tutte le liturgie che fanno leva su aspetti emozionali e psicologici. Stiamo parlando in particolare delle canzoncine che “animano” le liturgie cattoliche post-conciliari. Delle liturgie fortemente centrate sul “gruppo”, di quelle centrate sulla Omelia del Sacerdote o sulle testimonianze dei fedeli. Tutte forme Liturgiche rivolte in primo luogo alla testa e non al Cuore, all’intelletto e non allo spirito.  Si capisce subito che l’Ortodossia è un’altra cosa e che le note secolari cantate durante la messa, presentano qualcosa di speciale.

 

Liturgia e Scrittura

Il fascino della Liturgia Ortodossa deve la sua vera anima alla preservazione della Dottrina. In essa Grazia e Verità sono indissolubilmente congiunte. Per l’Ortodossia infatti la Verità non è un “Optional”, come oggi spesso si tende a pensare.  Vi è un rapporto stretto tra Liturgia, teologia ed interpretazione delle scritture. In pratica la liturgia rappresenta una forma di educazione del popolo cristiano. Attraverso l’innografia si accede alla teologia, ed alla interpretazione della Scrittura. San Gregorio di Nazianzo, Romano il Melode, Sant’Efrem il Siro, e tanti altri hanno fatto teologia scrivendo inni. Il cristiano che proviene da una tradizione latina può rimanere negativamente sorpreso, dal constatare quanto poche siano nella Chiesa Ortodossa le iniziative Parrocchiali di Catechesi. La risposta sta proprio in ciò che abbiamo appena detto. Il popolo Ortodosso si istruisce partecipando alla Liturgia eucaristica ma non solo. Sono molto frequentati i Vespri e le liturgie dedicate a Maria, ai Santi e quelle delle festività più importanti, infrasettimanali. La scrittura viene esposta in questi modi

  • Riportandola interamente
  • Ripetendola più volte
  • Parafrasandola
  • Dandone una interpretazione allegorica o spirituale
  • Dandone una interpretazione simbolica.

Ci sono aspetti che ricordano la Lectio Divina Medievale Cattolica. La Teologia e la Spiritualità sono esposte con termini semplici ma non semplicistici. La riflessione teologica della liturgia è considerata fonte di studio accademico e non. La vita dei santi è riportata in modo succinto ma significativo. Viene di solito esaltato il loro contributo specifico e particolare alla Chiesa. Per avere una idea della liturgia Ortodossa, soprattutto per ciò che concerne le feste specifiche si può acquistare e consultare almeno un volume dell’Anthologhion tradotto in Italiano da fonte Cattolica.  I riferimenti sono:

Anthologhion di tutto l’anno in 4 volumi ma si può comprare un volume alla volta, ed. LIPA srl Roma 1999.

Reperibile su Amazon.it a 31,50 Euro a Volume. Oppure nel sito Edizionilipa.com della LIPA Edizioni.

Pregevole dal punto di vista scritturistico e teologico è il grande Canone di Sant’Andrea di Creta, nella prima settimana di Quaresima.

La liturgia di San Giovanni Crisostomo si può reperire insieme ad altre liturgie, tradotto in Italiano, presso il sito  della

METROPOLI DI ITALIA E MALTA

http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=8649:divina-liturgia-pontificale-nella-chiesa-di-san-demetrio-a-bologna-del-metropolita-polykarpos-in-occasione-della-festa-patronale-24-10-2021&catid=146:visite-pastorali&lang=it

Per tutte queste ragioni la liturgia Ortodossa è tradotta in tutte le lingue nazionali. Tutte tranne che in Grecia (ma il greco antico è abbastanza comprensibile per i Greci moderni, anche se con qualche difficoltà) ed in Italia. Purtroppo quindi , proprio  da noi chi volesse assistere ad una liturgia mattutina o vespertina troverebbe tradotte in italiano solo poche frasi.

 

Come fare per assistere ad una liturgia

Per assistere ad una Liturgia Ortodossa ci si può informare presso i siti seguenti per trovare la chiesa più vicina

  • Liturgia Greca

http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=8649:divina-liturgia-pontificale-nella-chiesa-di-san-demetrio-a-bologna-del-metropolita-polykarpos-in-occasione-della-festa-patronale-24-10-2021&catid=146:visite-pastorali&lang=it

  • Liturgia Rumena

https://www.diocesiortodossa.it/

  • Liturgia Russa

http://ortodossia.org/?lang=it

  • Per avere una idea della innografia antica (Non in uso attuale):
  • Romano il Melode, Kontakia- Vol 1 e 2, Ed. Città Nuova
  • Efrem il Siro, L’arpa dello Spirito, Ed. LIPA

Per sentire un file audio con liturgia ortodossa vedi nei Files Audio. Si trovano in quella sede 1) Liturgia del Monte Athos 2) Liturgia del Patriarcato di Antiochia (Monastero in Siria)

Per ora è tutto, riprenderemo il tema della Liturgia insieme a quello della Teologia Ortodossa nei prossimi capitoli di questa sezione.