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I precedenti storici

La storia delle due Chiese, Ortodossa e Cattolica, è punteggiata lungo tutto il loro arco, da laici che sentivano un forte desiderio di dedizione assoluta al Signore. Già quasi tutti i primi martiri erano laici. Famiglie intere, moglie e marito, giovinette della buona società, soldati. Una lunga, interminabile sequenza di laici che hanno dato la loro vita per il Signore. Non ci possono essere dubbi: è sul sangue dei laici, è sulla Grazia scesa dal Cielo grazie al loro sacrificio che si è sviluppata in tutto l’occidente, nel nord Africa ed in Medio Oriente, la Chiesa apostolica. E’ sul martirio di tanti e tanti laici, consumatosi al Colosseo, che è discesa quella Grazia che ha dato forza ed espansione alla Chiesa Romana. Santa Cecilia, San Teodoro, una lunga lista. Che dovrebbe essere tenuta sempre molto presente. Chi segue quotidianamente il Sinassario, se ne rende subito conto. Persone semplicemente devote e fedeli al loro Amato. Fedeli fino alla morte. Ed erano laici. Si è mai davvero riflettuto a sufficienza su questo particolare?  I Martiri nel Sinassario, sono in genere ricordati per primi: sono, insieme con gli apostoli, lo spirito fondativo della chiesa. Detto questo, ci sembra quasi superfluo ricordare il resto. Secoli di movimenti, santi ed ancora martiri, con un chiaro carattere laico. Nell’Ortodossia, il “Pellegrino Russo”, che tanto attrae i cristiani d’occidente verso la Preghiera di Gesù, era un laico. Nemmeno monaco. Era un contadino impoverito dalla sorte, come tanti in Russia, che viveva in continuo spostamento, a volte con temperature di 30 gradi sotto zero. Nella sezione “ I Fondamenti Storici” vengono proposte alcune vite di santi laici.

 

Esiste uno specifico spirituale del laico?

Sì, esiste. E’ il Signore Gesù che ce lo ha insegnato. E’ la sua vita nella famiglia a Nazareth, prima di cominciare la predicazione, il punto di riferimento di ogni specifica spiritualità del laico. La chiesa infatti è il corpo di Cristo. Essa attualizza l’incarnazione, perché come un corpo è dotata di vari organi, corrispondenti a diverse funzioni e compiti (1Cor12,12 e seguenti). Il Cristo stesso, nella sua vita ha mostrato queste funzioni: la preghiera, quando si allontanava in solitudine, la predicazione, la distribuzione dei sacramenti (l’ultima cena). Nei 30 anni passati in famiglia, aiutando il padre nel lavoro di falegname, ha raccontato la santità del laico, fatta di nascondimento, lavoro e famiglia. Dunque è tutto molto semplice, come tutte le cose vere. Il laico che sente sete di Spiritualità e di Santità, che si sente chiamato ad un discepolato. Che sente nel suo cuore un bisogno di dedizione profonda al Signore, non può che guardare a Nazareth. E’ lì che si forgia la sua santità: nel lavoro, nella famiglia, nelle amicizie, nella partecipazione, da cristiano, alla vita della Società civile.

 

 Differenza tra direttive morali e spiritualità

La Chiesa si è naturalmente impegnata più e più volte ad orientare i suoi figli, verso una corretta interpretazione morale, delle tante occasioni di vita nel mondo. Non mancano insegnamenti sulla vita sociale e sulla famiglia. Tuttavia non è tanto questo quello che si vuol dire quando si parla di Spiritualità. La morale nella Società Civile è basilare, questo è sicuro. Il laico che sente una vocazione religiosa, però, pur ritenendo le direttive della Chiesa in questo campo, utili, non si ferma ad esse.  Egli piuttosto cerca santità, cioè una vita basata sulla Signoria dello Spirito Santo. Cerca una radicalità che pur accettando la morale della Chiesa nel lavoro e nella vita sociale, cerca di approfondire quei mezzi che sono a disposizione del laico, per sempre più farsi illuminare dallo Spirito Santo. La Spiritualità, infatti, è proprio questo: come comportarsi per far sì che lo Spirito prenda il comando della nostra vita rigenerandola in Cristo. Le domande che il laico con vocazione religiosa si fa sono dunque queste: come santificarmi attraverso il lavoro? Come santificarmi attraverso la vita familiare? Come santificarmi attraverso le amicizie e la cultura?

Questo Blog tenta di rispondere a queste domande, cercando il confronto con tutti quei laici che si riconoscono in una vocazione religiosa. L’interazione attraverso e-mail da eventualmente pubblicare nei commenti scelti, rappresenta la volontà di creare una rete di scambi. Il progetto è quello di far crescere sempre di più, una Spiritualità per i Laici di oggi.

 

PER APPROFONDIMENTI LEGGERE GLI ARTICOLI CONTENUTI NELLA SEZIONE “I FONDAMENTI TEOLOGICI”.