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Il luogo del cuore

Cosa ci può guidare a scoprire il luogo del Cuore ed a farne una via di discernimento? Forse due elementi importanti della Vita Cristiana: la Gioia Spirituale e la Fede nella Divina Presenza.

Il Regno di Dio è Giustizia Pace e Gioia nello Spirito Santo (Romani 14,17).  La Gioia è un Frutto dello Spirito (Galati 5, 22), e non dovremmo dimenticarcene. Troppo spesso ci consideriamo in uno stato di “Prova” od “Offerta” perenne. La Gioia nell’intimo del nostro Cuore, dovrebbe essere almeno frequente. Essa ci guida alla scoperta, o riscoperta, o valorizzazione del Cuore.  Dunque, proviamo a capire meglio insieme. Vi sono momenti di contentezza, nella vita quotidiana, legati a momenti particolari. La nascita di un figlio, il superamento di un esame, l’aver ottenuto il posto di lavoro che desideravamo. Altri momenti di soddisfazione sono più effimeri. La squadra del cuore ha vinto, il partito che abbiamo votato si è affermato alle elezioni, etc. Non possiamo enumerare le occasioni di contentezza perché sono infinite. Meno facile parlare di “Gioia”. La gioia è inconfondibilmente diversa dalla contentezza, ed essendo un frutto dello Spirito, caratterizza ciò che è di Dio: la preghiera, un’opera di misericordia, la liturgia, lo studio della Bibbia, in poche parole le cose di Dio. Le cose che piacciono a Dio. Dunque può succedere di avere del riguardo a parlare di Gioia. Ci chiediamo: verrà dallo Spirito? Molti sostengono che talvolta facciamo confusione tra Gioia e Contentezza.  Effettivamente ci possono essere cattive interpretazioni. Un tipico errore, per esempio, è quello di credere Gioia una contentezza molto intensa. Come capire la differenza? Una forte contentezza sfuma nella euforia e dunque vi sono queste caratteristiche (non positive):

  • Lieve eccitazione. Può essere impercettibile ma conduce spesso ad un ritardo nell’addormentamento e da questo si tradisce
  • Tendenza a parlare di più e più velocemente
  • Tendenza a muoversi di più
  • Tendenza a fare battute di spirito e a ridere più frequentemente del solito
  • Presenza di “intuizioni creative”, idee, molte proposte da fare
  • Irritazione alla contraddizione

Questa non è Gioia Spirituale. Non a caso San Paolo parlava di “Pace e Gioia”.  La gioia dello Spirito rilassa, non si inalbera di fronte alla contraddizione. Se una persona è di solito chiusa e musona la fa parlare un po’, ma se è di solito socievole può renderla  più taciturna. Non dà problemi nel dormire, non si accompagna al fare troppi progetti.

Spesso è accompagnata da fervore ed amore verso Dio, cioè da Carità. Col tempo si impara a distinguerne il “sapore”, ed a ritrovarla, appunto, nel Cuore. Lì essa si attiva, non di rado appena percettibilmente, di fonte a certe situazioni. E lì ci guida. Ecco il discernimento. Ma tutto in modo quieto, a volte poco distinguibile. Diciamo che richiede “Orecchio” e disposizione all’ascolto di se stessi.

La “scoperta” del cuore viene completata dalla “Fede nella Presenza di Dio”. Questa si sviluppa nel tempo durante la Preghiera. Soprattutto nei momenti di Adorazione Silenziosa. Quando la Fede nella Divina Presenza si fa più sicura e decisa, avvertiamo che quella condizione nasce dal Cuore.  Anche in questo caso l’esperienza ci guida al discernimento.

 

Agire con il Cuore

Passare dalla “Testa al Cuore” non vuol dire soltanto cominciare a discernere “assaggiando le situazioni con il Cuore”.  Esiste anche lo sviluppo di un “Agire con il Cuore”. Anche questo è qualcosa di progressivo, che si sviluppa parallelamente al discernimento. Ad un certo momento, però, ci accorgiamo che facciamo con sicurezza “cordiale” alcune cose che in altri tempi ci avrebbero richiesto lunghe riflessioni. Ecco che sta sbocciando un “Uomo Nuovo”. L’ “Uomo nascosto nel Cuore”.

 

Scoprire il Cuore con la Preghiera di Gesù

La preghiera di Gesù è un dono meraviglioso. Essa ci permette di iniziare un cammino che lentamente, quasi impercettibilmente, ci porta a valorizzare il nostro cuore ed a scoprirlo come centro della nostra vita spirituale. Abbiamo dedicato un capitolo intero al percorso che va dalla Preghiera di Gesù alla Preghiera del Cuore, nella sezione Preghiera di Gesù che sta all’inizio del Blog. Non è il caso di ripetersi, ma piuttosto di segnalare l’importanza della preghiera per realizzare in noi “l’uomo interiore” (Ef 3,16).

Si tratta comunque di un processo che ha i suoi tempi. E’ tuttavia un percorso importante, e che qui abbiamo forse un po’ semplificato al fine di raggiungere una certa chiarezza. Si tratta soprattutto di non scoraggiarsi. Gli inizi possono essere difficili, e ci vuole pazienza. Molta pazienza. E’ una trasformazione però necessaria, se davvero vogliamo essere Figli di Dio nella pienezza.

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DALLA PREGHIERA DI GESU’ ALLA PREGHIERA DEL CUORE

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