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La sapienza di Sant’ Isacco

Nel diciottesimo dei 41 discorsi ritrovati recentemente (Ed. Abbaye de Bellafontaine), Sant’Isacco di Ninive ci istruisce così:

“Una volta messa alla prova con dei combattimenti interiori, l’anima riceve la limpidezza, anche se essa si è trovata nell’oscurità al tempo delle lotte, poiché quando essa ha attraversato quelle difficoltà, l’intelletto è diventato come un sole risplendente di conoscenza”.

Di quali lotte parla Sant’Isacco? Parla dell’impegno del cristiano nel controllare le proprie passioni, alimentate ed aizzate dagli spiriti decaduti.  Dunque, come già anticipato nel precedente articolo, amare con tutta l’anima non comporta necessariamente aver raddrizzato, con l’aiuto della grazia, tutte e tre le sue parti: intelletto o ragione, potenza irascibile o ira, potenza concupiscibile o desiderio. L’importante è impegnarsi nel combattimento interiore. Tanto che il Santo precisa che la luce spirituale ci è donata anche se abbiamo lottato nell’oscurità.

Dunque si seguono le tappe indicate dal testo del primo comandamento. Prima “con tutto il cuore”, poi “con tutta l’anima”, e quando le potenze dell’anima si sono di nuovo orientate verso Dio amandolo, ecco che la Luce Divina, la Luce del Cristo, quella che illumina tutti gli uomini, filtra finalmente ed illumina come lampada tutto il corpo (Luca 11, 33-36), cioè l’anima e la mente dell’uomo. La mente così illuminata dallo splendore divino, diventa capace di discernimento. Evita più facilmente di cadere nel peccato. Riesce, cioè, a fare scelte più gradite al Signore ed a riconoscere la sua potenza di fronte alla creazione (Romani 1,20). La mente infatti, divenuta più limpida, si esprime con ragionamenti lineari e semplici. Di fronte alla bellezza della natura essa riconosce semplicemente e chiaramente che, come tutte le cose, essa deve avere una Causa, e questa non può essere che un Dio creatore. Sembra una ovvietà. Eppure oggi molte contorte teorie, attribuiscono al caso la nascita dell’universo. E questo è solo uno dei tanti esempi possibili. La luce della fede, la luce del Cristo ci aiuta a staccarci dalle tante mode intellettuali che tormentano la nostra epoca. Più sono strane e più ci affascinano. E ci traggono in inganno. Ma questo è solo l’inizio. Infatti il comandamento non dice solo con la mente, ma con tutta la mente. E cosa può essere questa misteriosa tutta?

 

Alla scuola di San Massimo il Confessore

Una strada da percorrere ce la indica Massimo il Confessore, nella I centuria dei capitoli vari, contenuta nella Filocalia, ai punti 92 – 94: Egli, come Sant’Isacco, ci ricorda che una volta iniziata la purificazione, la mente si schiarisce. Divenuto più semplice l’intelletto riesce a cogliere la bellezza di tutte le cose, cioè la loro intima perfezione o, come dicevano i padri, la loro “ragion d’essere”. Mentre un esteta fa una distinzione tra ciò che è bello, simmetrico, ben formato, e ciò che è brutto e disarmonico, il cristiano in via di purificazione, coglie la verità del I capitolo della Genesi, quando il Signore guardando la Sua Opera disse che tutto era bello/buono. Questo guadagno nell’attività della mente, non è difficile da ottenere. Basti pensare al “Pellegrino Russo”, che poco dopo aver iniziato a recitare la “preghiera di Gesù”, comincia ad essere colpito, meravigliato, dalla natura che lo circonda. Non ci sono più le farfalle belle e le mosche brutte, perché danno noia e fanno ribrezzo. Se infatti esaminiamo da vicino gli occhi di una mosca, rimaniamo sbalorditi. Essi sono di una complessità e di una perfezione inattesa. Questa perfezione è la loro “ragione d’essere”, quella a cui si riferivano i Padri. Con questa espressione difficile, tecnica, essi volevano esprimere lo stupore dell’uomo di fronte a questa perfezione inattesa. Ma il cammino prosegue, ci racconta San Massimo. L’uomo può cominciare ad avere delle intuizioni, delle luci. Può, per esempio, comprendere che tutte le forme del creato, di cui ha ammirato la perfezione, sono contenute, come progetto, nel “logos”, cioè nel Verbo, nel Figlio di Dio, fin dall’eternità. Nell’intimo del figlio di Dio, di cui parla il Prologo del Vangelo di Giovanni.

Ecco che stiamo “guadagnando terreno”, stiamo passando dalla ragione all’attenzione (notare la perfezione del creato), e dall’attenzione alla intuizione (le luci di conoscenza).  Stiamo diretti verso la famosa espressione “con tutta la mente”. Quale è allora l’ultimo passo? È “la contemplazione”. San Massimo ci spiega che la vera teologia, la vera conoscenza di Dio, consiste nella percezione della Presenza Divina, operata dal senso spirituale, cioè dal “Nous”. Dall’”occhio del cuore”, che tutti abbiamo e che si “sveglia” in noi, anche quando semplicemente preghiamo con fervore. È il sentimento con cui preghiamo, che ci rivela, anche nel corso di una semplice richiesta, il nostro sentirci “alla Presenza di Dio”.  Questo sentirci alla Divina Presenza, questa misteriosa “atmosfera” che sentiamo istintivamente, anche entrando in una Chiesa, è comunque una prima forma di contemplazione, senza dubbio primordiale, da sviluppare, ma pur sempre contemplazione.

 

Conclusione

Abbiamo completato un primo e provvisorio tentativo di comprendere l’espressione con tutta la mente. Riassumendo ancora, dalla ragione alla attenzione, dalla attenzione alla intuizione e dalla intuizione alla contemplazione. E quale è il risultato di tutto ciò? È l’agire bene. Il risultato consiste nel rivolgere verso Dio tutte le nostre azioni. Infatti, l’intelletto purificato informa correttamente la volontà, che in tal modo agisce a sua volta in modo armonico, esprimendosi in atti graditi a Dio. È l’argomento della prossima ed ultima parte di questa serie sul I comandamento, dedicata all’espressione: “con tutte la forze”.

 

Link per la prima parte de “Il primo comandamento”.

IL PRIMO COMANDAMENTO, prima parte: IL MISTERO E L’IMPORTANZA

https://adoratori.com/il-primo-comandamento-prima-parte-il-mistero-e-limportanza/

 

link per la serie video completa sul I comandamento (5 video).

https://www.youtube.com/playlist?list=PL8jQoxVOjuulG-ti6u6xyts1NqnDo0xfz